L'Evoluzione dei Modelli BIM nella Progettazione Architettonica e le Normative in Italia

Introduzione

Il Building Information Modeling (BIM) sta trasformando profondamente il settore della progettazione e dell'ingegneria civile. Le recenti normative italiane stanno spingendo verso l'adozione obbligatoria del BIM per garantire maggiore efficienza e trasparenza nei progetti di costruzione pubblici e privati. In questo articolo, esploreremo l'importanza del BIM, le principali normative italiane e le sfide e opportunità che queste portano.

Il BIM: Cos'è e Quali Sono i Suoi Vantaggi

Il BIM è un processo che coinvolge la creazione e gestione di modelli digitali di informazioni su un edificio o una infrastruttura. Questi modelli contengono dati dettagliati e precisi che possono essere utilizzati in modo collaborativo da tutti i professionisti coinvolti nel progetto.

I principali vantaggi del BIM includono:

  1. Precisione e Dettaglio: Offre rappresentazioni accurate e dettagliate degli edifici, migliorando la qualità della progettazione.
  2. Efficienza Operativa: Riduce i costi e i tempi di costruzione grazie a una migliore pianificazione e gestione delle risorse.
  3. Collaborazione: Permette una maggiore collaborazione tra tutte le parti coinvolte, migliorando la comunicazione e riducendo gli errori.
  4. Gestione delle Informazioni: Facilita la gestione e la manutenzione degli edifici a lungo termine, offrendo un accesso semplice e diretto alle informazioni chiave.

Le Normative Italiane sul BIM

Il panorama normativo italiano ha evoluto significativamente l'adozione e l'uso del BIM. Come era prevedibile, dopo le prime disposizioni del D.Lgs. 50/2016, il nuovo codice dei contratti, il D.Lgs. 36/2023, conferma l’obbligatorietà dei sistemi BIM per gli appalti superiori a un milione di euro.

L’art. 43 del nuovo codice indica che, a partire dal 1° gennaio 2025, le stazioni appaltanti dovranno obbligatoriamente dotarsi di strumentazione BIM, come definito nell'allegato I.9, che fornisce disposizioni precise sui “metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni”.

Le Sfide e le Opportunità per le Amministrazioni Pubbliche

Quindi, i progettisti e gli operatori economici in genere dovranno prepararsi per rispettare appieno tali obblighi normativi. La domanda cruciale è quanto le Amministrazioni Pubbliche, in particolare quelle di piccola dimensione, siano pronte per affrontare questo cambiamento epocale.

Le sfide principali includono:

  1. Investimenti in Hardware e Software: Dotarsi di postazioni di lavoro adeguate richiede importanti investimenti in termini di risorse tecnologiche.
  2. Formazione del Personale: È necessario un sostanziale lavoro di formazione per i tecnici e gli operatori a tutti i livelli amministrativi per utilizzare efficacemente gli strumenti BIM.

Da questo punto di vista, un significativo investimento da parte dello Stato è fondamentale per supportare gli Enti Locali e le Amministrazioni pubbliche. Infatti, senza un adeguato supporto, il rischio è che le piccole amministrazioni non siano in grado di sfruttare appieno le potenzialità offerte dal BIM.

Conclusione

L'adozione obbligatoria del BIM in Italia rappresenta una grande opportunità di ammodernamento e miglioramento del sistema di gestione dei progetti in ambito di appalti pubblici. Speriamo che questo impulso normativo possa portare a una maggiore efficienza, trasparenza e qualità nei progetti costruiti in tutto il paese.

Come era prevedibile dopo le prime disposizioni del D.Lgs. 50/2016, il nuovo codice dei contratti (il D.Lgs. 36/2023) conferma l’impostazione (richiamata anche dal D.M. 312/2021) di rendere i sistemi BIM obbligatori per gli appalti superiori a un milione di euro.

Infatti l’art. 43 del nuovo codice indica che dal 1°gennaio 2025 le stazioni appaltanti devono obbligatoriamente dotarsi di strumentazione BIM. Infatti l'allegato I.9 dà precise disposizioni in merito ai “metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni”.

Quindi i progettisti, e gli O.E. in genere, dovranno prepararsi per tempo al fine di rispettare appieno tali obblighi normativi. Ci chiediamo quanto le Amministrazioni Pubbliche, soprattutto quelle di piccola dimensione, siano preparate per affrontare tale epocale cambiamento. Oltre all'investimento importante dal punto di vista hardware e software, per dotarsi di postazioni di lavoro adeguate, ci dovrà essere un importantissimo lavoro di formazione degli operatori tecnici a tutti i livelli amministrativi. Crediamo sia necessario un importante investimento da parte dello Stato per supportare gli Enti Locali e le Amministrazioni pubbliche.

Speriamo veramente che tale imposizione possa diventare una grande opportunità di ammodernamento del nostro Sistema di gestione del progetto in ambito di appalti pubblici.

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